L’importanza della tracciabilità e la sua efficacia come strategia competitiva nel contesto del Made in Italy stanno diventando sempre più evidenti. La globalizzazione ha causato una crisi significativa per gli stati europei, che si sono trovati incapaci di competere con i prezzi molto bassi dei paesi emergenti. Presto è diventato chiaro che una nuova forma di competizione potrebbe basarsi sulla qualità, sicurezza e tracciabilità dei prodotti lungo la catena di distribuzione.

Per garantire la filiera di un prodotto alimentare, è necessario un sistema che garantisca la trasparenza e la tutela della qualità e della salute dei consumatori. In questo contesto, la tecnologia blockchain, o più precisamente il registro distribuito blockchain, rappresenta un valido strumento per garantire una tracciabilità completa del prodotto, migliorando così la sicurezza alimentare e aumentando la fiducia dei clienti.

L’uso del QR Code per la tracciabilità del pollame e le sue limitazioni

Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso del termine “blockchain” nel contesto delle filiere tracciabili è spesso una manipolazione a fini di marketing. Ad esempio, per la tracciabilità del pollame, viene utilizzato un semplice sistema di codici QR che, una volta scannerizzati, indirizzano a un sito web con informazioni limitate, come il luogo e la data di macellazione e confezionamento. Questa incompletezza di informazioni non può essere considerata una tracciabilità completa della filiera, che dovrebbe includere informazioni sulla provenienza del pollo, la sua alimentazione, il luogo di allevamento e il processo di lavorazione per garantirne la qualità.

Nel caso delle uova, viene utilizzato un sistema chiamato “Hyperledger”, che viene erroneamente denominato blockchain. Tuttavia, Hyperledger non è la vera blockchain, ma è un software basato sulla tecnologia dei registri distribuiti (DLT) con un sistema di convalida centralizzato gestito da 24 individui selezionati dall’amministratore stesso.

Benefici della Blockchain nella supply chain alimentare

La soluzione ottimale per garantire la totale tutela e l’integrità dei dati immessi è l’utilizzo della vera e unica blockchain permissionless. Questa tecnologia consente al nostro paese, universalmente riconosciuto come leader mondiale nella produzione di prodotti alimentari di eccellenza, di proteggere appieno il Made in Italy, che rappresenta un punto di forza per la nostra economia.

Inoltre, l’utilizzo della blockchain nel settore della supply chain può risolvere importanti problemi legati alla distribuzione tradizionale dei prodotti alimentari. Ad esempio, può contrastare il problema della contraffazione, garantendo la trasparenza assoluta nel processo di inserimento e convalida dei dati tramite il consenso della rete e l’immutabilità dei dati una volta confermati.

La blockchain può anche ridurre gli sprechi dovuti all’inefficienza della supply chain, che attualmente comporta lo spreco del 33% della produzione alimentare mondiale secondo i dati della FAO. Inoltre, può affrontare il problema della sicurezza informatica, dato che il 74% delle aziende a livello mondiale subisce attacchi informatici ogni anno.

Altri benefici derivanti dall’uso della blockchain includono una maggiore trasparenza nella localizzazione e nel trasporto delle merci, l’aumento di fiducia tra le parti coinvolte nella transazione, il superamento dell’uso di documenti cartacei suscettibili di smarrimento o danneggiamento e la semplificazione dei processi lavorativi.

Un altro importante aspetto correlato all’implementazione della blockchain è la riduzione significativa del margine di errore umano. In caso di errori commessi da un attore all’interno della filiera, la blockchain consentirebbe di identificare immediatamente l’autore, poiché le varie fasi del processo non sono più anonime. Ciò comporterebbe una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità da parte degli operatori nel processo lavorativo. Inoltre, i database attualmente utilizzati per immagazzinare i dati sono vulnerabili, soggetti a violazioni e richiedono costi di gestione elevati.

L’integrazione della blockchain nella supply chain non solo risolverebbe alcune delle criticità del sistema attuale di distribuzione alimentare, ma offrirebbe sicuramente vantaggi per i consumatori, come pagamenti più equi e rapidi. Grazie alla disponibilità in tempo reale dei dati di mercato, i lavoratori lungo la filiera potrebbero essere retribuiti tempestivamente, prevenendo la manipolazione dei prezzi e i pagamenti retroattivi.

Inoltre, l’eliminazione degli intermediari nelle transazioni blockchain ridurrebbe notevolmente le spese vive associate a tali transazioni. Ciò consentirebbe anche alle piccole imprese di entrare sul mercato con prezzi competitivi e valorizzare al massimo la filiera del biologico.

L’avvenire che si auspica è un futuro in cui la tecnologia supporta l’umanità, semplifica la quotidianità e ripristina il valore fondamentale della fiducia reciproca. Un futuro in cui nessuno viene lasciato indietro perché si basa su una rete globale di persone unite da obiettivi comuni.